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Tecnologia Nano.T®

Principio di funzionamento della nanotecnologia nelle applicazioni fogliari

La tecnologia NANO.T permette di avere all’interno di un litro di prodotto milioni di miliardi di particelle con dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri con un’elevatissima superficie specifica che ne determina una elevata efficacia e permette una fitta copertura della foglia (fig.2) rispetto alla tecnologia tradizionale (fig.1) a parità di quantità apportata.

L’esempio del rame

Idrossidi e micronizzati vs Nano.T® Cu

Le nanoparticelle hanno una dimensione (espressa in nanometri) centinaia di volte inferiore a quella degli altri prodotti: nel grafico, curva verde, si denota che le particelle di NANOT Cu hanno in gran parte una dimensione di circa 20 nm mentre gli idrossidi standard, curva fucsia, sono intorno ai 7000 nm e anche i prodotti più innovativi quali quelli micronizzati, curva blu, si attestano attorno ai 2000nm.

Idrossidi e micronizzati

  • Richiedono dosaggi superiori in funzione della maggiore dimensione e inferiore uniformità di distribuzione
  • La persistenza è ridotta in proporzione inversa alla dimensione della particelle
  • Possono disperdersi nell’ambiente accumulandosi nel terreno

Nanotecnologia: Nano.T®Cu

  • Elevata efficacia a basso dosaggio le nanoparticelle hanno un’elevata superficie di contatto e si distribuiscono uniformemente sulla superficie fogliare facilitandone l’assorbimento
  • Persistenti sulla foglia
    la formulazione in sospensione colloidale permette una migliore adesivazione alle cere fogliari
  • Minor impatto ambientale grazie al basso dosaggio e alla migliore capacità adesivante
  • Migliora l’efficacia dei prodotti abbinati (ampio range di miscibilità siano essi fertilizzanti e/o fitofarmaci)

L’esempio del calcio

Grafici 1 e 2 su uva da tavola; grafico 3 su nettarine.
Fonte:  riadattamento dell’autore da:

  • Mingtao Zhu et.al. (2024). Preharvest Nano‑calcium Reduces the Table Grape Berry Abscission by Regulating Ethylene Production During Storage. Journal of Plant Growth Regulation 43:1400–1409
  • Mingtao Zhu et.al. (2023) Nano-calcium alleviates the cracking of nectarine fruit and improves fruit quality. Plant Physiology and Biochemistry 196 (2023) 370–380. Grafici riadattati dall’autore.

Cloruro di calcio

  • E’ poco mobile all’interno della pianta. Viene assorbito dalle radici e, attraverso i vasi xilematici tende a fermarsi sulle foglie interessate dalla fotosintesi, raggiungendo solo in piccola parte i frutti attraverso la traspirazione.
  • Se applicato sulle foglie tende a bloccarsi sulla loro superficie.
  • Elevata efficacia a basso dosaggio le nanoparticelle hanno un’elevata superficie di contatto e si distribuiscono uniformemente sulla superficie fogliare facilitandone l’assorbimento
  • Aumento del contenuto di calcio negli frutto, nel rachide e nella zona di abscissione. Questo perchè il nano-Ca, comparato con i tradizionali fertilizzanti a base di calcio, è più facilmente assorbibile dalla pianta (vedi grafico sopra sul contenuto di calcio nell’uva da tavola).
  • Inibizione della produzione di etilene indotta dal contenuto di calcio
  • Incremento del contenuto di pectati di calcio
  • Mantenimento di una bassa percentuale di distacco degli acini (vedi grafico sopra sulla % di distacco degli acini nell’uva da tavola).
  • Maggiore durezza e conservabilità dei frutti dopo la raccolta
  • Riduzione del fenomeno del cracking, le spaccature nella frutta sono infatti spesso correlate a una ridotta presenza di calcio nellla buccia (vedi grafico sopra sulla % di cracking nelle nettarine).
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